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"Il Po di Davide Magri parla una lingua fatta di assonanze e contrappunti e nel momento in cui si crede di ritrovare e riconoscere una lanca, un angolo conosciuto, ecco che l'obiettivo della sua macchina fotografica riesce a sorprenderci virando verso atmosfere sospese, quasi surreali, trasformando così un paesaggio noto in qualcosa che è e non è nello stesso tempo, in uno spazio-tempo indefinito e in continuo divenire, a seconda delle ore del giorno, del passare delle stagioni e dei lavori o degli svaghi dell'uomo. Non è il solito libro di fotografie sul Po, questo di Davide Magri, ma è il "suo" Po, la sua personale visione del mondo che ruota intorno al fiume, quel microuniverso fatto di grandi costruzioni dell'uomo, ma anche di piccoli ecosistemi ancora in equilibrio tra loro. È un viaggio nel microcosmo della natura in cui l'osservazione paziente del fotografo viene ripagata dall'attimo fuggente di quel taglio di luce che rende tutto unico e irripetibile."